Per Zelensky è l’unico che può fermare Putin, ma Trump si sfila dal trilaterale: “Preferirei di no”

L'incontro tra i leader
Un incontro Putin- Zelensky non è ancora in programma, ma il presidente russo è disponibile a un tale incontro non appena l’agenda sarà stata finalizzata

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è l’unica persona che può fermare oggi il presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, come riporta Unian, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato Mark Rutte.
A chi gli chiede dettagli su come stanno procedendo i preparativi per l’incontro bilaterale con Putin, parlando dei colloqui con i partner a Washington, ha osservato che «non abbiamo accordi con i russi, stiamo negoziando con il presidente Trump». «E lui è l’unica persona che può fermare Putin oggi. A mio parere. E abbiamo concordato che è giusto procedere in una direzione diplomatica. Ho sostenuto questa direzione, proposta dal presidente Trump. Stiamo parlando di un incontro trilaterale, che è necessario. Poi ha avuto contatti con la parte russa e ha detto: `Prima facciamo un percorso bilaterale´. E questa è la proposta dei russi, ha detto… E poi – uno trilaterale». Però Trump si sfila, “Vedremo se Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky lavoreranno insieme. E vedremo se dovrò esserci, preferirei di no”, ha fatto sapere il tycoon. «Robuste garanzie di sicurezza per l’Ucraina sono essenziali e ci stiamo lavorando», dichiara Rutte. Quale siano nessun lo sa, visto che l’ultima parola spetta all’oscillante tycoon.
A Kiev è stato avvertito un segnale di allarme per attacchi aerei durante la visita del segretario generale della Nato. Quanto a Mosca, Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto che nell’incontro di lunedì a Washington tra Zelensky e Trump, il presidente ucraino ha respinto tutte le proposte di quello americano per una soluzione del conflitto. Lo riferisce l’agenzia Tass. Un incontro Putin- Zelensky non è ancora in programma, ma il presidente russo è disponibile a un tale incontro non appena l’agenda sarà stata finalizzata, aggiunge Lavrov. Secondo fonti del Cremlino citate da Reuters, la Russia rivendica l’intera regione del Donbass, oltre a pretendere la neutralità dell’Ucraina, l’abbandono dell’ambizione di Kiev di entrare nella Nato e la rinuncia al progetto di truppe europee in Ucraina come contingente di pace. In cambio, Mosca sarebbe disposta a restituire le piccole porzioni delle regioni ucraine di Kharkiv, Sumy e Dnipropetrovsk attualmente sotto controllo russo.
Rispetto alle iniziali richieste formulate dalla presidenza Putin, il Cremlino sembra attenuare le richieste territoriali espresse nel giugno 2024, in cui chiedeva che Kiev cedesse l’interezza delle quattro regioni che Mosca rivendica come parte della Russia: Donetsk e Luhansk nell’est dell’Ucraina, oltre a Kherson e Zaporizhzhia nel sud. Tra schermaglie dialettiche, avvertimenti e visite a sorpresa, si è consumato il 1276° giorno di guerra in Ucraina.
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